VISITA DERMATOLOGICA
Le principali patologie dermatologiche che vengono trattate nello studio sono:
Acne
Il termine acne si riferisce ad una malattia infiammatoria della pelle estremamente frequente. Alla base della patogenesi dell’acne risiedono dei meccanismi tra cui l’ipercheratosi follicolare, l’iperseborrea, la proliferazione batterica e la conseguente infiammazione. Si può presentare con un’ampia varietà di forme cliniche, tra cui le principali sono: comedonica, papulo-pustolosa e nodulo-cistica. In base alle sedi coinvolte, l’età, il sesso e eventuali patologie concomitanti esistono numerosi approcci terapeutici, sia topici che sistemici.
Rosacea
E’ una patologia localizzata prevalentemente al volto (ovvero: naso, guance, mento, fronte, l’area a V del petto, collo, dorso; a volte anche in sede perioculare con un quadro di cheratocongiuntivite).
Colpisce soggetti predisposti verosimilmente per l’azione di vari fattori, spesso concatenati, fra i quali quelli nervosi, digestivi, alimentari, climatici e infettivi.
Presenta diverse fasi:
- Eritema-teleangectasie (rossore transitorio o costante scatenato da stress emotivi, variazioni ambientali come sbalzi di temperatura, pasti abbondanti, assunzione di alcool)
- Papule
- Papule-pustole
- Rinofima (tipico del maschio)
Dermatite da contatto (DIC/DAC)
La dermatite, o eczema, da contatto rappresenta un quadro clinico caratterizzato da eritema, edema vescicole e talvolta bolle associate a forte sintomatologia Distinguiamo, in base alla differente patogenesi, la dermatite allergica da contatto (DAC) e la dermatite irritativa da contatto (DIC). La DAC è una condizione che si manifesta in seguito ad un primo contatto con una determinata sostanza (fase di sensibilizzazione) e successiva riesposizione (fase di elicitazione), anche a distanza di anni. Per diagnosticare tale condizione è necessario eseguire, oltre ad un’accurata anamnesi ed esame obiettivo, anche i test epicutanei a lettura ritardata (vedi Patch test).
Diversamente alla base della DIC non vi è alcuna allergia, ma è una condizione dovuta al contatto ripetuto nel tempo con una determinata sostanza irritante. In questo caso le sedi coinvolte sono spesso quelle sulle quali avviene il contatto, diversamente da quanto avviene nella dermatite allergica da contatto dove le manifestazioni cutanee possono essere anche in sedi sulle quali non è avvenuto un contatto diretto.
Dermatite atopica
La dermatite atopica è una patologia dermatologica estremamente frequente, infatti si manifesta nel 2-5% dei bambini e in circa il 15% degli adulti.
Le manifestazioni cutanee sono tipiche e variano in base all’età del paziente e sono determinanti per formulare la diagnosi clinica. Per poter parlare di dermatite atopica è necessario che sia presente l’atopia, ovvero una personale o familiare ipersensibilità della pelle e/o delle mucose a comuni stimoli ambientali con conseguente sviluppo di sintomi, quali la congiuntivite o l’asma, oppure di manifestazioni cutanee quali l’eczema.
Il paziente affetto da dermatite atopica nasce con un difetto costitutivo a carico dell’epidermide, dove è presente un difetto della barriera cutanea che quotidianamente ci difende dalle aggressioni esterne.
Il prurito è il sintomo cardine di tale patologia, favorendo la formazione di lesioni da grattamento e successiva lichenificazione.
La maggior parte delle persone con dermatite atopica tende a migliorare dopo la pubertà pur continuando a mantenere una pelle facilmente irritabile. Tuttavia, un 20% dei pazienti continua a soffrire di dermatite atopica anche da adulto.
Esistono numerose possibilità terapeutiche che vengono valutate in base all’età del paziente, estensione della patologia, sedi coinvolte, patologie concomitanti e pregresse terapie.
Il trattamento di prima linea è la terapia topica, che prevede l’uso di emollienti, di cortisonici durante la fase infiammatoria e antibiotici e/o antimicotici solo se presente un’infezione.
Psoriasi
La psoriasi è una patologia infiammatoria estremamente frequente, caratterizzata da una patogenesi multifattoriale. Esistono diverse forme cliniche: psoriasi volgare, guttata, inversa, pustolosa ed infine anche eritrodermica. Possono essere colpite diverse sedi corporee, tra cui le più frequenti: ginocchia, gomiti, cuoio capelluto, regioni retroauricolari ma può colpire qualsiasi distretto corporeo, come le unghie. Esiste inoltre una forma di artrite associata, artrite psoriasica, che deve essere individuata precocemente al fine di poter impostare una terapia adeguata.
Esistono numerose possibilità terapeutiche tra cui le terapie topiche, la fototerapia fino ad arrivare a terapie sistemiche con farmaci classici o biotecnologici.
Dermatite seborroica
La dermatite seborroica è una patologia infiammatoria che si manifesta con chiazze eritematose desquamanti localizzate in aree particolarmente ricche di ghiandole sebacee, tra cui: volto, cuoio capelluto, regione presternale. Le principali cause sono rappresentate da: seborrea, intesa come alterazione della “qualità” del sebo prodotto; Malassezia, un saprofita normalmente presente sulla cute che in soggetti predisposti partecipa alla patogenesi. Può colpire diverse fasce d’età dal neonato al paziente adulto, con presentazioni cliniche caratteristiche.
Orticaria
L’orticaria è una sindrome reattiva cutaneo-mucosa di frequente riscontro che si manifesta con lesioni cutanee tipiche, i pomfi. Esistono numerosi tipi di orticaria distinguibili sulla base dell’eziopatogenesi, dell’aspetto morfologico e della durata dell’eruzione. Sulla base dell’eziologia si possono distinguere:
- Orticarie comuni (da alimenti, farmaci, infezioni, pneumoallergeni..)
- Orticarie da contatto
- Orticarie fisiche (da freddo, da calore, dermografismo, vibratorie, colinergica, acquagenica..)
- Orticarie da cause sistemiche
- Orticarie idiopatiche
Distinguiamo inoltre sulla base della durata l’orticaria acuta (< 6 settimane) e l’orticaria cronica (> 6 settimane). Spesso risulta molto complesso identificare la causa che determini questo quadro clinico.
Fotodermatosi
Con il termine fotodermatosi si intende un gruppo di patologie cutanee nella quale l’esposizione solare gioca un ruolo fondamentale. Possiamo distinguere diversi gruppi di patologie:
- Dermatosi dipendenti da carenze della fotoprotezione naturale (Albinismo, Xeroderma pigmentoso)
- Dermatosi aggravate dalla fotoesposizione: Herpes simplex, Rosacea, lupus eritematoso sistemico, lupus eritematoso discoide..
- Dermatosi da fotosensibilizzazione: luciti da fotosensibilizzante noto(farmaci, cosmetici) e luciti idiopatiche.
Infezioni batteriche
Sono infezioni cutanee e degli annessi, ghiandole sudoripare e sebacee, dovute a patogeni (Stafilococchi e Streptococchi) che possono dare manifestazioni quali papule/pustole. Colpiscono tutte le età e sorgono anche su piccole lesioni traumatiche, ustioni, eczemi, ulcere croniche.
IMPETIGINE: infezione superficiale, frequente in età pediatrica.
ERISIPELA: infezione profonda, più frequente in età adulta, che si manifesta soprattutto agli arti ed al volto.
FOLLICOLITE: viene interessata la parte superiore del follicolo pilosebaceo e colpisce volto, cuoio capelluto, barba, arti.
FORUNCOLO: infezione della parte più profonda del follicolo pilosebaceo e interessa la zona del naso, collo, braccia, natiche e la sede perianale.
Tutte queste patologie sono curabili con antibiotici.
Micosi
Le micosi cutanee sono infezioni superficiali, semiprofonde e profonde dovute a funghi. Questo complesso di microrganismi può essere suddiviso in tre gruppi: dermatofiti, lieviti e muffe. Le principali manifestazioni cliniche sono rappresentate da: tinea corporis, tinea capitis, tinea pedis, tinea cruris (causate da dermatofiti), Candidosi, pitiriasi versicolor e onicomicosi. È di fondamentale importanza eseguire un tampone cutaneo ed esame colturale al fine di poter eseguire una terapia mirata.
Infezioni virali
Le infezioni virali sono tra le più frequenti in dermatologia e possono coinvolgere tutte le fasce d’età.
Herpes simplex: virus a DNA molto diffuso che causa l’insorgenza di vescicole disposte spesso a grappolo che si rompono facilmente portando alla formazione di erosioni sormontate da lesioni crostose. Tipicamente responsabile dell’herpes labiale e herpes genitale.
Virus varicella zoster: virus a DNA che determina in caso di infezione primaria la varicella e in caso di una sua riattivazione l’herpes zoster anche noto come fuoco di Sant’Antonio. In quest’ultimo caso di manifesta con lesioni vescico-crostose disposte monolateralmente seguendo una distribuzione dermatomerica. Si associa a forte bruciore e talvolta dolore che può persistere anche dopo la guarigione (nevralgia).
Verruche e condilomi: sono manifestazioni cliniche estremamente frequenti causate da infezione da HPV. Le verruche possono avere diverse presentazioni cliniche: le verruche volgari si presentano come papule con superficie verrucosa solitamente localizzate su mani e piedi; le verruche plantari si presentano come lesioni endofitiche, profonde e dolenti ipercheratosiche con caratteristiche punteggiature nerastre (capillari trombizzati); le verruche piane si manifestano come piccole papule lievemente rilevate del colorito della cute e si localizzano tipicamente su volto, dita, ginocchia. I condilomi invece sono causati da HPV sessualmente trasmessi (diversi genotipi rispetto a quelli coinvolti nelle verruche) e si possono presentare come: condilomi acuminati(caratteristico aspetto a “cavolfiore”) o condilomi piani. Sono estremamente contagiosi e il loro trattamento è di fondamentale importanza perché alcuni genotipi di HPV coinvolti possono causare il carcinoma della cervice nella donna. I possibili trattamenti sono rappresentati da crioterapia, laser CO2 e terapie con farmaci topici.
Mollusco contagioso: patologia cutanea molto frequente soprattutto nei bambini. Tale condizione è causata da un’infezione da Poxvirus che porta alla formazione di papule perlacee con caratteristica ombelicatura centrale. Sono molto contagiosi e possono essere trattati mediante courettage, crioterapia e altre metodiche.
Parassitosi
Le parassitosi rappresentano un gruppo di patologie tra cui le più frequenti sono rappresentate da: pediculosi del capo, pediculosi del pube, pediculosi del corpo e scabbia.
La pediculosi del capo (“pidocchi”) è una condizione estremamente frequente tra i bambini tra i 4 e 10 anni. Si manifesta con un fortissimo prurito e con la presenza di lendini di colore bianco-grigio (uova del pidocchio) adese alla base del capello. La terapia è topica, ad esempio con Permetrina.
La pediculosi del pube è causata da Pthirus pubis ed è generalmente trasmessa attraverso rapporti sessuali o più raramente tramite vestiti. Causa forte sintomatologia pruriginosa e il pidocchio può essere anche visibile ad occhio nudo.
La scabbia è un’infestazione causata dal sarcoptes scabiei (o acaro della scabbia) che si manifesta con fortissimo prurito, associato a lesioni da grattamento, e presenza di tipiche lesioni cutanee note come “cunicoli” che si localizzano tipicamente su polsi, spazi interdigitali, genitali. Questa patologia è estremamente contagiosa, infatti è molto importante una diagnosi precoce per impostare un’adeguata terapia ed eseguire una corretta disinfestazione.
Malattie sessualmente trasmesse (MTS)
Malattie sessualmente trasmesse (MTS). Sono un grande gruppo di patologie infettive, trasmesse attraverso rapporti sessuali, che possono essere causate da virus, batteri e miceti. Le più note sono sicuramente i condilomi causati da infezione da HPV, herpes genitale, ma anche sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo e ulcera molle. L’identificazione di tali patologie è fondamentale al fine di eseguire un trattamento mirato e precoce.
Tumori cutanei e precancerosi
NEVI: I nevi sono comuni piccole macchie di colore che variano dal bruno-giallastro al bruno-nero, ma a volte hanno il colore della cute normale con forme più o meno rilevate. Compaiono nelle prime decadi di vita in quasi tutte le persone.
CHERATOSI ATTINICA: E’ una lesione comune che si sviluppa in soggetti anziani che si sono esposti per molto tempo al sole, con poca o senza protezione solare. Le zone più frequentemente colpite sono il volto, il dorso delle mani, gli avambracci, le spalle, le labbra; tutte zone esposte ai raggi del sole con più frequenza.
Le lesioni si possono presentare di colore rosa, rosso, marrone chiaro o scuro o dello stesso colore della pelle; possono essere piatte o ruvide ed al tatto sembra di toccare una “crostina” che a volte si stacca dando la sensazione di bruciore o sanguinando.
La cheratosi attinica (AK) può rappresentare il primo passo nello sviluppo del cancro della pelle, si tratta dunque di un precursore tumorale.
Esistono vari metodi efficaci ed idonei per eliminare le AK e quindi scongiurare il rischio che si trasformino in carcinomi. La scelta del trattamento più adeguato dipende dal tipo di lesione presente sulla cute.
CHEILITE ATTINICA: è una cheratosi attinica che colpisce le labbra, rendendole secche, screpolate, ricoperte di squame, pallide o addirittura bianche. Compare più spesso sul labbro inferiore, che in genere è più esposto ai raggi solari rispetto al superiore.
LEUCOPLACHIA: sono “macchie” bianche sulla lingua o all’interno della bocca causate da traumatismi ripetuti dei denti o delle protesi; si trovano anche sul labbro inferiore per danno solare o per il fumo. Queste macchie possono evolvere in Carcinomi Squamocellulari.
CARCINOMA BASOCELLULARE (BCC): E’ la forma più comune di tumore della pelle e colpisce persone di qualsiasi età (raramente l’adolescente) che si sono esposte al sole per lunghi periodi. Le zone interessate sono le parti del corpo più esposte (viso, orecchie, collo, cuoio capelluto, spalle, dorso, arti). Il BCC colpisce particolarmente persone con carnagione, capelli ed occhi chiari.
Si può presentare in vari modi:
- Macchia eritematosa scarsamente desquamante
- Piaga aperta che sanguina con ulcerazione che persiste e non si rimargina
- Escrescenza di colore rosa con bordi leggermente rigonfi rotondeggianti, a volte con rientranza o crosta nel centro
- Protuberanza o nodulo dall’aspetto perlato e traslucido, spesso di colore rosa/rosso o bianco
- Zona simile ad una cicatrice di colore bianco/giallo con la pelle che appare lucente e rigida
La scelta del trattamento si basa sulla dimensione e la sede del tumore, dipende dall’età del paziente e dalle sue condizioni di salute.
CARCINOMA SPINOCELLULARE (SCC): La maggioranza degli SCC ha la sua causa nell’esposizione cronica alla luce solare e per questo motivo il tumore compare particolarmente in zone fotoesposte (viso, cuoio capelluto, collo, orecchie, dorso delle mani, braccia, spalle, dorso); spesso sono persone con capelli ed occhi chiari.
I SCC possono insorgere anche in zone della cute che hanno subito traumi come ustioni, cicatrici, esposizioni a raggi X, agenti chimici, oltre che stati infiammatori cronici della pelle o certi farmaci che inibiscono il sistema immunitario, inoltre può colpire anche le mucose.
Malattie come le cheratosi attiniche, cheiliti attiniche, leucoplachie, malattia di Bowen possono favorire lo sviluppo di un SCC.
Questo tumore si presenta come:
- Macchia rossa squamosa a bordi irregolari che a volte si copre di croste o sanguina
- Escrescenza con depressione al centro a volte sanguinante
- Escrescenza simile ad una verruca
- Piaga aperta che sanguina e non guarisce
Se non adeguatamente trattati, gli SCC possono penetrare nei tessuti sottostanti e dare origine a metastasi anche in organi o tessuti lontani, diventando così potenzialmente mortali.
Fortunatamente esistono molte terapie efficaci per la cura di questo tipo di tumore e la scelta del trattamento dipende dalla tipologia, dalle dimensioni, dalla localizzazione, dalla profondità della penetrazione della lesione, dall’età e dallo stato di salute del paziente.
MORBO di BOWEN: compare come una chiazza/placca squamosa permanente di colore rosso/bruno che potrebbe far pensare ad una psoriasi o ad un eczema; oppure assomiglia ad un’ulcera che non guarisce. Di solito interessa il tronco, ma esiste anche una variante ai genitali.
MORBO di PAGET: è un’affezione tumorale caratterizzata da una chiazza eritematosa a volte essudante con croste e squame. Localizzata in prevalenza in sede mammaria, ai genitali, in sede perianale, raramente in zone ascellari.
MELANOMA: Il melanoma è un tumore maligno che si sviluppa dai melanociti; può insorgere su un neo già presente precedentemente normale o come nuovo neo. Fortunatamente il melanoma è una dei tumori più facili da diagnosticare. Quando individuato, viene rimosso chirurgicamente; se trascurato e lasciato progredire può diventare letale. Il consiglio migliore è di conoscere la propria pelle facendo l’autoesame periodicamente ed il controllo dal Dermatologo. I fattori di rischio sono:
- pelle, occhi e capelli chiari;
- lentiggini e molti nevi;
- frequenti scottature e difficoltà ad abbronzarsi;
- anamnesi personale e familiare di melanoma.
I nevi devono essere controllati periodicamente, ponendo maggior attenzione su quelli che tendono a cambiare forma, colore, dimensione e che danno prurito o sanguinano.
Come prima prevenzione si consiglia:
- L’autoesame del proprio corpo;
- Una visita dermatologica periodica;
- Evitare esposizione al sole nelle ore centrali (10-16);
- Utilizzare una crema solare con filtro alto applicandola frequentemente;
- Indossare un cappello, anche a larghe falde per il viso, indumenti chiari o con tessuti che proteggano dai raggi UV;
- Evitare lampade UV.
Prurito
Il prurito è una sensazione particolare, localizzata o diffusa, che provoca il bisogno di grattarsi. Può essere espressione di patologie ad origine cutanea (es. dermatite atopica, eczema da contatto, lichen planus, orticaria, ecc..) ma anche dovuto a cause sistemiche.
Tra queste in particolare va segnalato il prurito da: insufficienza renale, stasi biliare, origine endocrina, cause ematologiche, parassitosi, neoplasie.
Lichen planus
È una patologia della cute e delle mucose a patogenesi immuno-mediata. La presentazione clinica più frequente è caratterizzata da papule di piccole dimensioni, poligonali di colore rosso. Sono lesioni solitamente pruriginose che si localizzano prevalentemente ai polsi, arti superiori, regione lombare, regione pretibiale, ma possono colpire anche unghie, mucose e cuoio capelluto.
Lichen sclero-atrofico. È una dermatosi che colpisce in particolare il sesso femminile e può coinvolgere la cute e le mucose. Si presenta con lesioni di colore bianco-porcellanaceo associate ad atrofia cutanea.
Vitiligine
Disturbo della pigmentazione caratterizzato dalla comparsa di chiazze acromiche o ipocromiche sulla cute e meno frequentemente sulle mucose. La patogenesi non è ancora del tutto conosciuta.
Le sedi maggiormente coinvolte sono: volto, arti superiori, pieghe, genitali esterni.
Patologie delle unghie
Le unghie sono annessi cutanei che possono essere affette in numerose patologie dermatologiche, patologie sistemiche, oppure a causa di farmaci, infezioni, fattori meccanici, disordini tumorali ecc..
Le onicopatie sono un problema di comune riscontro e di inquadramento diagnostico spesso difficoltoso.
Patologie vulvari
Le patologie che colpiscono la vulva (parte esterna dei genitali femminili) vengono spesso inizialmente valutate dal ginecologo, ma in realtà richiedono un dermatologo specializzato per una diagnosi precoce e un programma terapeutico adeguato, al fine di evitare complicazioni che possono risultare fastidiose o pericolose a seconda dei casi.
La vulva può essere colpita da malattie di origine infettiva (batteri, miceti/ lieviti, herpes come simplex di tipo 2 o Papilloma virus); da trasmissione sessuale; infiammatorie/ immunitarie come psoriasi e lichen; melanosi e altre forme oncologiche.
Il lichen scleroatrofico (LSA) rappresenta un esempio importante di come diagnosi e trattamento precoce siano fondamentali. LSA è una delle patologie vulvari più diffuse: colpisce prevalentemente donne in menopausa (più del 50% dei casi), anche se può interessare anche bambine prepuberi e altre età. Se trascurato (o non riconosciuto) può portare a sclerosi progressiva con sintomi importanti, finanche ad impedire l’attività sessuale.