Dermatologia Estetica
Filler
Per "riempire"(dall'inglese to fill) e ridare volume la sostanza maggiormente utilizzata è l'acido jaluronico, un elemento naturale già presente nella nostra pelle, quindi ben tollerato e riassorbibile, usato per migliorare e risolvere alcuni difetti estetici. In particolare, si utilizza nel trattamento delle rughe superficiali e profonde, per l'aumento volumetrico di determinati distretti anatomici, nella correzione di deficit cutanei congeniti o acquisiti.
Le modalità di somministrazione dipendono da diversi fattori, e le scelte vanno sempre condivise con il paziente, in relazione all’età, alla sede da trattare, alla tipologia della cute e ai danni presenti.
La durata degli esiti del trattamento dipende dal soggetto e varia, mediamente, dai 4 agli 8 mesi.
Il filler non viene eseguito in caso di:
malattie autoimmuni, neoplasie, cute lesa, processi infiammatori e/o infettivi (Herpes), tendenza a formare cheloidi, presenza di filler permanenti o semipermanenti in loco.
Fili
I fili sono un innovativo trattamento ambulatoriale che svolge la duplice azione di biostimolazione cutanea e sostegno dei tessuti. Si utilizza la proprietà del filo di PDO(Polidioxanone), un medical device già utilizzato nella Chirurgia Cardiovascolare, per ottenere un effetto di stimolazione della proliferazione di collagene e, contemporaneamente, creare un sostegno al tessuto che consenta un effetto “liftante”.
L’introduzione di questo filo avviene tramite sottili aghi, all’interno dei quali è contenuto il filo stesso, che è riassorbibile.
L’efficacia del trattamento è chiaramente visibile circa 3 settimane dopo l’impianto; successivamente si possono associare anche altri trattamenti quali Filler, Tossina Botulinica, ecc.
Il Filo agisce nel tempo determinando un risultato gradevole, assolutamente naturale e progressivo, migliorando tonicità e compattezza della cute.
I tempi medi di riassorbimento del filo sono di circa 8-10 mesi, ma i risultati saranno visibili per un tempo maggiore in quanto l’effetto non è legato solo al tempo di permanenza, bensì alla stimolazione che i fili stessi andranno a creare.
Tossina botulinica
Uno dei segni più caratteristici dell’invecchiamento del volto è la comparsa delle rughe, dovute ai mutamenti fisiologici e biochimici, ai fattori ambientali, all’incessante movimento dei muscoli mimici facciali e all'azione della forza di gravità.
La tossina botulinica, iniettata con microaghi in punti definiti del volto, blocca il passaggio del neurotrasmettitore dal neurone al muscolo associato impedendone la contrazione, e permettendo allo stesso tempo la distensione della zona trattata.
Come l’acido jaluronico, anche l'azione della tossina dura per un periodo limitato, circa 6 mesi.
Il corretto e oculato uso del botulino, eventualmente in associazione anche ad altre tecniche di ringiovanimento della parte superiore del volto (fronte e zone perioculari), garantisce alla persona un aspetto disteso e riposato, correggendo al contempo la forma e la posizione delle sopracciglia per aprire lo sguardo.
Nela caso di sudorazione eccessiva (iperidrosi) viene usata la tossina botulinica in diverse parti del corpo come ascelle, mani e piedi. Si tratta di un trattamento temporaneo che riesce a garantire risultati soddisfacenti per 6 mesi circa.
Peeling
Il peeling è una procedura dermo-cosmetica che consiste nell’applicare sulla cute una sostanza acida per un tempo e una concentrazione tali da indurre la comparsa di un eritema controllato, per ottenere una successiva desquamazione dell'epidermide. Questo trattamento è in grado di correggere il danno solare, rende meno evidenti le cicatrici lievi, combatte alcune discromie pigmentarie (macchie scure della pelle), attenua le rughe sottili. In caso di acne attiva fornisce inoltre una soluzione più rapida del problema garantendo una probabilità minore di generare cicatrici, riduce le smagliature, dona luminosità e levigatezza alla pelle, migliora la trama cutanea riducendone la seborrea e la porosità.
I peeling chimici vengono classificati in:
Superficiali: provocano una desquamazione dell'epidermide superficiale e sono utili per trattare tutti i tipi di pelle (non fototipi scuri) con problemi di acne, melasma, cheratosi. Inoltre, schiariscono le lentigo solari e migliorano la trama cutanea.
Medi: causano la desquamazione dell'epidermide e del derma papillare fino allo strato superiore del derma reticolare, e si utilizzano per trattare fototipi chiari. Offrono risultati soddisfacenti sulla trama cutanea, cheratosi, rughe ed esiti cicatriziali di acne.
Profondi: sono indicati nel trattamento di rughe profonde, elastosi cutanea, lentigo solari, cheratosi e cicatrici acneiche.
Le sostanze chimiche utilizzate sono, a seconda dei casi: acido salicilico, acido tricloroacetico, acido glicolico, acido piruvico, yellow- peel, maschera con tretinoina.
Naturalmente, la scelta del peeling da eseguire, che deve essere sempre personalizzata, viene effettuata in base agli specifici problemi del paziente, al suo fototipo, all'età, allo stile di vita, al l'occupazione e alla stagionalità.
Terapia fotodinamica
La terapia Daylight fotodinamica (DL-PDT) locale è un approccio innovativo per il trattamento delle precancerosi cutanee, quali le cheratosi attiniche.
Questo trattamento ha il vantaggio di agire solo sulle zone di cute sedi della precancerosi senza danno per i tessuti circostanti.
La DL-PDT si basa sul principio che una sostanza fotosensibilizzante applicata sulla cute è in grado di penetrare selettivamente nelle cellule “malate” e non in quelle sane determinando, dopo illuminazione con luce solare, la morte delle cellule malate per reazione fotochimica.
La sostanza che si applica è il Metil-Aminolevulinico(MAL) sulla base di approfondite ricerche che hanno approvato la sua efficacia e sicurezza. Tale sostanza è poi eliminata dall’organismo come avviene per molti altri farmaci.
Il trattamento consta di diverse fasi:
- Applicazione di filtri chimici solari(SPF>30) sull’intera area esposta alla luce
- Preparazione della lesione
- Applicazione del farmaco
- Esposizione alla luce solare per 2 ore (oppure esposizione secondo protocolli standard al dispositivo)
- Non uscire al sole nelle 24 ore successive al trattamento
E’ previsto un controllo a 3 mesi per verificare la risposta della lesione alla terapia. Le sedi che mostrano risposta incompleta potrebbero essere trattate nuovamente, fino alla completa remissione clinica.
PRP
Il trattamento con concentrato piastrinico è una tecnica innovativa che si basa sui meccanismi naturali dell’organismo di sfruttare le sue capacità rigenerative, in particolare utilizzando i fattori di crescita rilasciati dalle piastrine contenute nel sangue.
Il concentrato piastrinico è ottenuto in condizioni sterili da un normale prelievo di sangue venoso autologo mediante una semplice centrifugazione; si ottengono così concentrazioni di piastrine da 4 a 6 volte maggiori rispetto al valore normale, eliminando però allo stesso tempo le altre cellule (globuli rossi e globuli bianchi). Il preparato poi si può iniettare o applicare sull’ulcera.
Biorivitalizzazione
I tessuti, con il trascorrere degli anni, perdono la capacità di sintetizzare l'acido jaluronico, e questo fa sì che la cute diventi meno idratata, assottigliandosi. Ci sono trattamenti che tendono a rallentare il processo di invecchiamento, e quindi a prevenire la formazione di rughe stimolando la naturale capacità riproduttiva dei fibroblasti e la sintesi di matrice elastica (collagene, elastina e lo stesso acido jaluronico).
Le sostanze utilizzate nella biostimolazione prevedono un mix di acido jaluronico, vitamine, polinucleotidi e aminoacidi, tutti elementi presenti normalmente nel corpo umano e sintetizzati dalle cellule della cute ma che, con l’avanzare dell’età, tendono a diminuire.
La metodica di somministrazione prevede iniezioni con microaghi nelle aree del viso, collo, decolletè, braccia, ascelle e mani, aree interessate da piccoli difetti, inestetismi o cedimenti.
Altre metodiche utilizzate sono: carbossiterapia, radiofrequenza, dermaroller e laser starlux.
Radiofrequenza
La radiofrequenza è una metodica non invasiva che consente, attraverso un manipolo, di trasmettere dell’energia alla cute che determina un riscaldamento dei tessuti stimolando così i fibroblasti a produrre matrice elastica.
Esistono diversi tipi di radiofrequenza:
- ELLISYS plus: È una radiofrequenza medicale frazionata che crea nell’epidermide dei micro-fori ed emette impulsi nei tessuti circostanti. Questo trattamento è indicato per lassità cutanea, rughe, smagliature, esiti cicatriziali. Il trattamento dura dai 20 ai 40 minuti, non è doloroso, il numero di sedute è variabile in base al tipo di sede e condizione clinica da trattare.
- Radiofrequenza tradizionale: tecnica non invasiva, che permette attraverso un manipolo di riscaldare la cute fino alla profondità di 0,5 cm, dando al paziente soltanto una piacevole sensazione di calore; nel corso del primo ciclo di trattamento, la pelle si presenta più luminosa, idratata e con una trama più compatta.
La procedura può essere utilizzata sia seguendo un protocollo personalizzato come unico trattamento antiaging se il paziente non desidera sottoporsi a metodiche più invasive, sia in associazione con altre metodiche (filler, biorivitalizzazione ecc..) per prolungare la durata dei risultati.
Dermaroller
Questo strumento, sterile, monouso e personalizzato, viene passato sulla cute allo scopo di stimolare la produzione di nuovo collagene. L’effetto finale è quello di una rivitalizzazione e ringiovanimento della pelle, senza rimozione dello strato superficiale dell’epidermide e quindi senza rischi di esiti cicatriziali residui.
Si utilizza principalmente in pazienti con pelli ispessite o fotodanneggiate (photoaging), con rughe da cedimento e con lievi esiti cicatriziali da acne. Si usa un piccolo rullo, rivestito da sottilissimi aghi metallici (tantalio) di lunghezza variabile da 0,5 a 3 mm, che è in grado di provocare un processo di biostimolazione rigenerativa del derma.
Gli aghi producono sulla cute tanti piccolissimi fori, la cui profondità, ovviamente, dipende dalla lunghezza degli stessi e dalla pressione esercitata sul rullo durante lo scorrimento. L’azione del Dermaroller permette anche la diffusione di sostanze biostimolanti presenti in una maschera che viene applicata dopo la seduta (aminoacidi, vitamine, acido jaluronico) attraverso lo strato corneo.
Dopo il trattamento la pelle può arrossarsi e presentare lieve edema, soprattutto per le prime 6-12 ore.
Laser
La laser terapia in dermatologia è un trattamento che sfrutta gli effetti di un’energia sottoforma di raggio luminoso che viene indirizzato su uno specifico bersaglio.
Esistono numerosi tipi di laser, ciascuno destinato al trattamento di specifiche problematiche.